BONUS AFFITTO – DECRETO RISTORI

Gentilissimi, di seguito trovate l’informativa in merito all’estensione del bonus affitto introdotto dal DL Ristori.

Lo Staff

Bonus Affitto nel DL Ristori

Per quanto riguarda l’estensione per i mesi di ottobre, novembre e dicembre 2020 si specifica che si applica solo alle partite IVA colpite dalle nuove restrizioni (vedasi elenco codici Ateco).

Condizione fondamentale per fruire del credito d’imposta del 60% sui canoni di locazione, anche alla luce delle novità del decreto Ristori, resta l’aver subito una diminuzione di fatturato o corrispettivi pari almeno al 50% rispetto al mese per il quale si intende fruire del bonus affitto.

C’è poi il limite di ricavi di 5 milioni di euro, che tuttavia non dovrà essere considerato ai fini dell’accesso al bonus sull’affitto per le partite IVA che esercitano attività rientranti nell’elenco dei codici ATECO del decreto Ristori e per le strutture termali, così come già previsto per alberghi, agriturismi, agenzie viaggio e tour operator.

Ecco quindi quali sono le partite IVA che hanno diritto al bonus affitto del 60% per ottobre, novembre e dicembre 2020:

CODICE ATECO

TIPOLOGIA

493210

Trasporto con taxi

493220

Trasporto mediante noleggio di autovetture da rimesse con conducente

561011

Ristorazione con somministrazione

561012

Attività di ristorazione connesse alle aziende agricole

561030

Gelaterie e pasticcerie

561041

Gelaterie e pasticcerie ambulanti

561042

Ristorazione ambulante

562100

Catering per eventi, banqueting

563000

Bar e altri esercizi simili senza cucina

591400

Attività di proiezione cinematografica

823000

Organizzazione di convegni e fiere

900400

Gestione di teatri, sale da concerto e altre strutture artistiche

931110

Gestione di stadi

931120

Gestione di piscine

931130

Gestione di impianti sportivi polivalenti

931190

Gestione di altri impianti sportivi nca

931200

Attività di club sportivi

931300

Gestione di palestre

931910

Enti e organizzazioni sportive, promozione di eventi sportivi

931999

Altre attività sportive nca

932100

Parchi di divertimento e parchi tematici

932910

Discoteche, sale da ballo night-club e simili

932930

Sale giochi e biliardi

932990

Altre attività di intrattenimento e di divertimento nca

960410

Servizi di centri per il benessere fisico (esclusi gli stabilimenti termali)

960420

Stabilimenti termali

960905

Organizzazione di feste e cerimonie

551000

Alberghi

552010

Villaggi turistici

552020

Ostelli della gioventù

552030

Rifugi di montagna

552040

Colonie marine e montane

552051

Affittacamere per brevi soggiorni, case ed appartamenti per vacanze, bed and breakfast, residence

552052

Attività di alloggio connesse alle aziende agricole

553000

Aree di campeggio e aree attrezzate per camper e roulotte

559020

Alloggi per studenti e lavoratori con servizi accessori di tipo alberghiero

493901

Gestioni di funicolari, ski-lift e seggiovie se non facenti parte dei sistemi di transito urbano o sub-urbano

773994

Noleggio di strutture ed attrezzature per manifestazioni e spettacoli: impianti luce ed audio senza operatore, palchi, stand ed addobbi luminosi

799011

Servizi di biglietteria per eventi teatrali, sportivi ed altri eventi ricreativi e d’intrattenimento

799019

Altri servizi di prenotazione e altre attività di assistenza turistica non svolte dalle agenzie di viaggio nca

900101

Attività nel campo della recitazione

900109

Altre rappresentazioni artistiche

900201

Noleggio con operatore di strutture ed attrezzature per manifestazioni e spettacoli

900209

Altre attività di supporto alle rappresentazioni artistiche

920009

Altre attività connesse con le lotterie e le scommesse (comprende le sale bingo)

949920

Attività di organizzazioni che perseguono fini culturali, ricreativi e la coltivazione di hobby

949990

Attività di altre organizzazioni associative nca

Bonus affitto 2020: come funziona e a chi spetta il credito d’imposta

È stato il testo del decreto Rilancio ad introdurre un bonus affitti per i mesi di marzo, aprile e maggio riconosciuto alla generalità delle partite IVA.

Con il decreto agosto il credito d’imposta è stato già rinnovato per un’ulteriore mensilità. La legge di conversione ha introdotto inoltre una disciplina di favore per le strutture turistico ricettive, per le quali il bonus affitti è riconosciuto per l’intero anno, fino a dicembre 2020.

Inoltre, il credito d’imposta per affitto d’azienda, pari al 30% per la generalità delle partite IVA, per le strutture turistico ricettive sale al 50%.

Il bonus sugli affitti è stato interessato da numerose modifiche, le prime delle quali apportate nel corso della conversione in legge del decreto Rilancio.

Riepilogando quindi:

il credito d’imposta per gli affitti di immobili ad uso non abitativo spetta anche per il mese di giugno;
per le imprese del settore turismo spetta fino al mese di dicembre;
per il settore turistico ricettivo, il credito d’imposta per affitto d’azienda spetta non al 30% bensì al 50%;
le strutture termali vengono inserite tra le attività beneficiarie del credito d’imposta a prescindere dal volume di ricavi o compensi del 2019;
per le partite IVA individuate mediante i codici ATECO allegati al decreto Ristori, il bonus affitto spetta per ottobre, novembre e dicembre 2020 senza il limite dei 5 milioni di euro di ricavi.
Bonus affitto 2020, cessione del credito anche al proprietario del locale: sconto sul canone mensile

Una delle novità più rilevanti del bonus affitto del 60%, illustrata nel dettaglio dall’Agenzia delle Entrate, è rappresentata dalla possibilità di cessione del credito d’imposta.

Il titolare di partita IVA beneficiario del bonus affitti potrà optare per la cessione del credito d’imposta al locatore o al concedente, a fronte di uno sconto di pari ammontare sul canone da versare.

In tale ipotesi il versamento del canone è da considerarsi avvenuto contestualmente al momento di efficacia della cessione.

Il credito d’imposta è utilizzabile dal locatore o concedente nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta nel corso del quale il credito è stato ceduto, in misura pari allo sconto praticato sul canone di locazione ovvero in compensazione.

La quota di credito non utilizzata nell’anno potrà essere fruita in quelli successivi, ma non potrà essere richiesta a rimborso.

Il credito non utilizzato può essere oggetto di ulteriore cessione solo nell’anno stesso.

Cessione bonus affitto 2020: comunicazione al via dal 13 luglio 2020 e fino al 31 dicembre 2020

Il provvedimento del 1° luglio dell’Agenzia delle Entrate ha fissato le regole per la cessione del credito maturato relativamente al:

bonus botteghe, contenuto nel decreto Cura Italia;
bonus affitti previsto dal DL Rilancio.
I soggetti che hanno maturato i crediti d’imposta possono optare per la cessione, anche parziale, dei crediti stessi ad altri soggetti, incluse le banche e altri intermediari finanziari, per la quota non utilizzata direttamente.

La comunicazione va inviata all’Agenzia delle Entrate esclusivamente in via telematica, a partire dal 13 luglio fino al 31 dicembre 2020.

Bonus affitto 2020, credito d’imposta del 60%, codice tributo per la compensazione F24

Come sopra anticipato, il bonus affitto può essere utilizzato in compensazione, ovvero per versare le imposte dovute.

Per sapere i codici da utilizzare nel modello F24, contattateci.

Bonus del 60% solo per chi paga l’affitto: la posizione dell’Agenzia delle Entrate

Già con la circolare n. 8 l’Agenzia delle Entrate ha chiarito che il credito d’imposta del 60% spetta soltanto in seguito al pagamento del canone d’affitto.

Anche se la norma non prevede nessun vincolo preciso, nella circolare n. 8 del 3 aprile 2020 l’Agenzia delle Entrate afferma che:

“Ancorché la disposizione si riferisca, genericamente, al 60 per cento dell’ammontare del canone di locazione, la stessa ha la finalità di ristorare il soggetto dal costo sostenuto costituito dal predetto canone, sicché in coerenza con tale finalità il predetto credito maturerà a seguito dell’avvenuto pagamento del canone medesimo.”

La circolare n. 14 del 6 giugno 2020 conferma tale posizione. L’Agenzia delle Entrate ribadisce che è necessario che il canone sia stato corrisposto per poter fruire del credito.

Nel caso in cui il canone non sia stato corrisposto la possibilità di utilizzare il credito d’imposta resta sospesa fino al momento del pagamento.

Ad esempio, se il canone d’affitto di aprile è pagato a maggio, il credito d’imposta del 60% è fruibile successivamente al pagamento.

Nelle ipotesi in cui il canone relativo ai contratti qui in esame sia stato versato in via anticipata, sarà necessario individuare le rate relative ai mesi di fruizione del beneficio parametrandole alla durata complessiva del contratto.

Diversamente, nelle ipotesi in cui il pagamento non è ancora avvenuto non sarà possibile fruire in via anticipata del credito.


CREDITO D’IMPOSTA COMMISSIONI POS